La costa della Spagna è rovinata all’inverosimile. Dalla Catalonia all’Andalucia non esiste un posto che non sia stato costruito a dismisura o coperto dai plasticoni delle serre. Palazzoni e grattacieli sono la norma e anche dove sono rimaste delle piccole traccie del passato e della tradizione, sono rilegate a limitati centri storici circondati da mostruosità architettoniche.
A quanto pare è il rovescio della medaglia dell’inseguire il facile guadagno del turismo. Peccato che i mostri rimangano anche quando i turisti non ci sono. In teoria questo dovrebbe essere il punto di forza del turismo con i camper. Senza bisogno di costruire niente, i camperisti possono stare in un posto vergine e quando se ne vanno, niente è cambiato o alterato. Però costruire porta piu guadagno, stanze, rooms, zimmer, quartos…
Costruzioni fatte male, di fretta e evidentemente non progettate dal Pallladio, che hanno la particolarità di rimanere disabitate la maggior parte dell’anno, semplicemente a rovinare il paesaggio e la natura. Una volta fatte le stanze poi inevitabilmente arrivano ristoranti, bar, negozi di souvenirs made in china, McDonalds, alberghi di lusso, aeroporti ecc. Che pena, che desolazione!
In mezzo a tutta questa distruzione di massa ho trovato però un’eccezione: Benidorm. Non perchè sia meno rovinata, anzi al contrario, proprio perchè hanno portato all’esagerazione il fenomeno della costruzione inconsiderata, mi è sembrato un ottimo esempio da seguire su come accontentare tutti. Benidorm è una località mostruosa sotto tutti i punti di vista, eppure perfetta per il tipo di gente che ospita e così estrema da diventare “bella”. Così consapevolmente esagerata che ha addirittura fatto richiesta di esere inclusa nella lista dell’UNESCO come patrimonio dell’umanità e che, se fosse per me, andrebbe assolutamente approvata!
Migliaia di “expats”, la stragrande maggioranza pensionati inglesi, ma con una notevole presenza anche di altre nazioni nordiche, hanno comprato appartamenti tipo scatola di fiammiferi e si sono trapiantati qui per scappare dal grigiore della loro terra e godersi, se così si può dire, mare, clima e vita meno cara. Non mancano anche qui i camperisti, quelli che invece della scatola di fiammiferi hanno preferito il classico camion frigorifero, e sono tanti! Anche in questo caso si parla, se non di migliaia, di sicuramente più di mille camper ammassati uno di fianco all’altro in campeggi enormi. Ancora non sono riuscito a capire il modo di pensare di chi si va a rinchiudere di propria volontà in questi posti tipo campo profughi di lusso… probabilmente mi sfugge qualcosa.
A completare la scena, a questa invasione di “over 60” che, con le loro sedie a rotelle elettriche, scorazzano sui marciapiedi diventando piu pericolosi delle biciclette a Amsterdam, si aggiungono i cosiddetti alcoturisti. Ragazzotti che le uniche cose che desiderano sono di andare in un posto caldo, bere tutto il giorno e fare casino. In teoria desidererebbero anche altri piaceri, ma nelle condizioni in cui si riducono bevendo, mi sa che se dovesse rimanere solo un desiderio, comunque non riuscirebbero a ricordarsi niente da raccontare agli amici. Chi si può permettere una settimana, chi solo un week-end, Benidorm è in cima alla lista delle destinazioni low cost, categoria “party destinations”, dalla Gran Bretagna. Il risultato è un vero e proprio circo umano in uno scenografia fatta di palazzoni, bar, fast food, cliniche private e negozi per turisti… a dimenticavo, c’è anche il mare!
Il lato positivo, quello da prendere come esempio, è che costruendo posti come questo dal niente, si creano dei perfetti zoo per turisti dove tutti sono contenti. Chi ci va sa cosa aspettarsi, anzi ci va proprio per trovare quello che cerca e gli imprenditori e commercianti si arricchiscono a volontà. Se si riuscisse a tenere il tutto sotto controllo, si potrebbe così evitare di rovinare quelle località che invece andrebbero protette dal turismo di massa e possibilmente anche da quello di lusso, tutte e due nemici mortali dell’ambiente e della libera circolazione dei viaggiatori veri.
Rimane un fatto. Benidorm mi ha entusiasmato! Vuoi per la sua fotogenia,vuoi per l’atmosfera allegra o per la sua assurdità, mi ci sono fermato per 3 giorni e mi è dispiaciuto andarmene…