Viaggiando si impara

Semplici e utili idee che a noi hanno semplificato la vita e ci aiutano a fare economia di risorse. Fondamentale soprattutto quando si vuole rimanere fermi per tempi lunghi in parcheggi non attrezzati. Alcune le ho scoperte su internet, altre le ho ‘rubate’ a camperisti incontrati per strada, qualcuna me la sono inventata io. Le rigiro a mia volta sperando che possano tornare utili a qualcun altro.

Energia
Per quanto possa essere scontato, il pannello solare è indispensabile. Lo dico perchè io ci ho messo anni a convincermi a montarlo e ora posso dire che sono stati i 100W che mi hanno cambiato la vita. E’ vero che quando il è cielo coperto non ha grandi risultati e anche che d’estate ci si trova davanti al dilemma se parcheggiare al sole per caricare le batterie o all’ombra per non morire di caldo, però rimane la fonte d’energia più ecologica ed economica disponibile e anche all’ombra qualcosa riesce comunque a fare. Il mio consiglio, da neo-convertito all’energia solare, coprire tutto lo spazio disponibile di pannelli.
Per quanto riguarda invece il risparmio di energia, usando due laptop, ho constatato che gli alimentatori da 12V consumano molto meno del inverter, pesando così meno sulla batteria e che tenere la luminosità dello schermo abbassata, quando non serve una resa corretta dei colori, fa una grande differenza.
Un altro notevole guadagno in energia è stato cambiare tutta l’illuminazione da fluorescente a LED, modificando le plafoniere esistenti. Sono bastate una fascia di led a 12V e un paio di saldature. In tutto meno di un paio d’ore.

Alimentatore per laptop da macchina. Consuma molto meno dell'inverter.
Alimentatore per laptop da macchina. Consuma molto meno dell’inverter.
La modifica delle vecchie lampade al neon con led.
La modifica delle vecchie lampade al neon con una striscia di led.
antenna
Un altro gadget che ci è tornato utilissimo è un antenna amplificata esterna per connetterci a reti wifi direttamente dal camper, indispensabile anche un’applicazione tipo wifi-map.

 

Acqua
Quando si rimane fermi per tanti giorni diventa fondamentale risparmiare sull’uso dell’acqua, sia per non rimanere a secco, sia per non riempire troppo in fretta il serbatoio delle grigie. Quando facciamo rifornimento oltre al serbatoio del camper, riempiamo anche tutte le taniche e i bidoncini che riusciamo a portarci dietro (circa 65 litri extra), però poi stiamo attenti a usare l’acqua delle taniche per tutti gli usi per i quali possiamo poi buttarla direttamente fuori dal camper. Lavare verdure, bollire, cucinare in generale, caffè ecc. Al limite si può sempre svuotare il serbatoio delle grigie in una catinella un poco per volta e buttare l’acqua dove appropriato.
Acqua si risparmia anche cucinando con attenzione. Preferendo la cucina al vapore per quello che di solito si fa bollito e utilizzando tecniche di “alta cucina” come la “pasta risotto” con cui è possibile cucinare 200 grammi di pasta con meno di mezzo litro d’acqua. Se non l’avete mai fatto è assolutamente da provare, per noi è stata una grande scoperta.

L'utilissimo cestello per cucinare al vapore.
L’utilissimo cestello per cucinare al vapore.
La Pasta Risotto, una scoperta! Qui in versione peperoni, capperi e zenzero.
La Pasta Risotto, una scoperta! Qui in versione peperoni, capperi e zenzero.

Pasta Risotto
Quando vogliamo esagerare con il risparmio foderiamo i piatti con un foglio di carta da forno, ovviamente non funziona con tutto, ma quando si può fare, non c’è poi bisogno di lavare il piatto ed è meglio, dal punto di vista ecologico, che mangiare nei piatti di carta o peggio di plastica.
Una cosa geniale che ci è stata consigliata e che funziona alla perfezione è di usare i fondi di caffè per sgrassare pentole e eventuali piatti. Si usa molta meno acqua per il risciacquo e niente sapone inquinante. Prima del metodo caffè, pulivamo con carta assorbente tutto prima di lavarlo, per evitare comunque che i grassi andassero a finire nel serbatoio delle grigie.
Un accessorio che mi ha semplificato la vita e che vedo poco usato dagli altri camperisti è il rubinetto per il tubo di rifornimento. Lo trovo ormai indispensabile, così come l’imbuto da carburante che rende molto piu facile riempire il serbatoio con un bidoncino, quando non ci si può allacciare al rubinetto dell’acqua, come spesso succede in Spagna e nei Balcani.

Il rubinetto per la canna dell'acqua.
Il rubinetto per la canna dell’acqua.
Imbuto per carburante, utilissimo per travasare acqua nel serbatoio quando non si può usare la canna.
Imbuto per carburante, utilissimo per travasare acqua nel serbatoio quando non si può usare la canna.

 

Gestione WC
Argomento poco simpatico, ma di fondamentale importanza. Noi abbiamo trovato la serenità da quando abbiamo cominciato a differenziare. Mi spiego meglio, per i liquidi il porta potty lo usa solo la regina di casa, i maschietti invece usano le bottiglie di plastica dell’acqua. Per i solidi, foderiamo con un sacchetto della spazzatura l’interno della tazza e una volta finito lo buttiamo in un cassonetto per rifiuti organici, come si fa con quelli dei cani… si risolve così anche il problema della carta igienica e si elimina lo spazzolone. Il tutto può non sembrare molto ecologico, ma dà un’autonomia notevole.

Da una foto del genere mi è venuta l'ispirazione. Autonomia WC: infinita!
Da una foto del genere mi è venuta l’ispirazione. Autonomia WC: infinita!

Per buttare i liquidi di varie conserve (mais, ceci, mozzarelle ecc.) invece, teniamo un barattolo di vetro da mezzo litro che vuotiamo quando facciamo camper service, evitando così di versali nel wc o ancora peggio nel lavandino.

Dei semplici gancetti aiutano a tenere in ordine e a portata di mano le cose.
Dei semplici gancetti aiutano a tenere in ordine e a portata di mano le cose.
Vasetti per piccoli oggetti, avvitati alla mensola di legno.
Vasetti per piccoli oggetti, avvitati alla mensola di legno.

 

Parcheggi
Siccome ci fermiamo spesso a visitare città anche grandi, abbiamo sviluppato una specie di sesto senso per trovare i parcheggi gratuiti più comodi e sicuri per poterci muovere possibilmente a piedi per visitarle. A parte però l’istinto, di solito facciamo prima una ricerca su googlemap per individuare le zone che ci sembrano più adatte. Cerchiamo di arrivare sempre verso sera nei giorni feriali o ancora meglio alla domenica mattina. In quasi tutte le città è così possibile circolare con meno traffico per fare un giro di ricognizione e diventa facile trovare parcheggio fuori dall’orario a pagamento per lasciare il camper e fare un giro a piedi per esplorare meglio le opzioni. I nostri classici sono, in ordine di preferenza, l’anello intorno al centro città dove, strano ma vero, spesso si trova posto, le zone universitarie, le zone residenziali e gli stadi.

Questo è quello che abbiamo imparato fino ad ora 🙂 Qualche consiglio da darci?

 

 

 

I Nuovi Nomadi

La Spagna è stata una gran bella scoperta per noi. Muoversi in camper è facilissimo. Aree di servizio gratuite, o quasi, si trovano abbastanza spesso. Le provviste costano sensibilmente meno che in Europa centrale, così come il gasolio, che abbiamo sempre pagato sotto l’euro, arrivando addirittura a 84 centesimi al litro. Il clima invernale è piacevole e si può parcheggiare gratuitamente un po’ dappertutto senza problemi. Di fatto l’unica volta che ci hanno “disturbato” è stato a Peniscula, una località estremamente turistica, dove ci hanno messo sul parabrezza un avviso di divieto di campeggio, niente di più. Per la serie il solito sindaco cretino che si crede al di sopra della legge, perchè in Spagna, come in Italia, i camper hanno diritto di parcheggiare dove è consentito agli altri veicoli della stessa categoria e la loro sosta non può essere considerata campeggio.

A Peniscula i camperisti non sono molto ben visti…

Ciliegine sulla torta invece, Cadiz, dove ho trovato il primo parcheggio che fa pagare meno i camper delle automobili [36.53754,-6.29014]  e Siviglia, dove c’è un parcheggio in pieno centro che costa 1€ al giorno [37.3824,-5.98449]. Una meraviglia 😉

Valdevaqueros, uno dei paradisi che abbiamo vissuto.
Valdevaqueros, uno dei paradisi in cui abbiamo vissuto.

Quello però che abbiamo avuto l’occasione di scoprire lungo il nostro percorso seguendo la costa verso il Portogallo, sono alcuni “parcheggi speciali”, dove si raggruppano i veri viaggiatori a tempo pieno, persone che hanno rifiutato gli schemi del sistema e hanno deciso di vivere in libertà, seguendo il famoso detto: se non puoi cambiare il sistema, perlomeno non aiutarlo a crescere. Persone di tutte le nazionalità, artisti di strada, bar e pizzerie ambulanti, chi fa bigiotteria e chi fa lavori stagionali, spesso anche pagati male, ma che gli consentono di rimanere libero il resto dell’anno. I loro camper sono di solito dei capolavori di bricolage e manutenzione. Molti sono semplicemente dei van o dei camion adattati, che non mancano di trovate geniali per rendersi la vita più facile.

Valdevaqueros
In compagnia di Jacopo e Flaminia, nel loro meraviglioso camper a Valdevaqueros.
Torre del Mar
Gregory, un ragazzo francese incontrato a Torre del Mar.

Una buona percentuale sono giovani, sotto i trenta. Non mancano però anche rappresentanti di tutte le altre fasce di età, anche se alla fine l’età non ha realmente importanza, rappresenta solo il bagaglio di esperienze che uno si porta addosso. In quanto a modo di pensare non ci sono grandi differenze e la comunicazione è immediata anche se si appartiene a generazioni diverse.

Una buona percentuale sono giovani, sotto i trenta. Non mancano però anche rappresentanti di tutte le altre fasce di età, anche se alla fine l'età non ha realmente importanza, rappresenta solo il bagaglio di esperienze che uno si porta addosso. In quanto a modo di pensare non ci sono grandi differenze e la comunicazione è immediata anche se si appartiene a generazioni diverse.
Pizza party a Befeficio, un posto tra i pochi rimasti nel suo genere. Per dire, al mercato della vicina Orgiva, il banco dei prodotti biologici era quello preferito in assoluto.

Beneficio

Pur incontrandoli per la prima volta, ho avuto immediatamente la sensazione di essere tra la mia gente, di aver trovato finalmente la mia tribù. Gente che non si accontenta di quello che gli passa la televisione, ma sa ancora pensare. Gente che accetta gli altri per quello che sono e non per quello che hanno. Vivendoci un po’ a contatto, ho anche constatato che questi nuovi nomadi sono molto più rispettosi della natura, del mangiar sano e delle regole di convivenza della maggior parte della gente cosiddetta “bene”. Assoluta coerenza tra quello che fanno e quello che pensano e non credo che potrebbe essere diversamente.

Se si chiama Valdevaqueros ci sarà un motivo... risveglio al mattino al suono dei campanacci. Qui prima del diluvio, sotto la condizione della strada dopo. Siamo rimasti bloccati per cinque giorni, in ottima compagnia e senza nessun problema, ci siamo riamasti altri due perchè stavamo troppo bene!
Se si chiama Valdevaqueros ci sarà un motivo… risveglio al mattino al suono dei campanacci.
Qui prima del diluvio, sotto la condizione della strada dopo. Siamo rimasti bloccati per cinque giorni, in ottima compagnia e senza nessun problema, ci siamo riamasti altri due perchè stavamo troppo bene!

DSC_7590_Valdevaqueros

Quando splende il sole però la spiaggia è un sogno.
Quando splende il sole però la spiaggia è un sogno.
Questo è un altro paradiso dove ci siamo fermati in Portogallo, molto meno conosciuto e preferisco
Questo è un altro paradiso dove ci siamo fermati in Portogallo, molto meno conosciuto e preferisco che rimanga tale 😉 Gente e atmosfera stupenda e massimo della perfezione: così remoto che non prendono neanche i telefonini.
Portugal, Algarve, Carrapateira, Praia da Bordeira
L’altra faccia della realtà a Praia da Bordeira in Portogallo

Il contrasto con gli altri full-timers è notevole. Da una parte le classiche coppie di pensionati, chiuse nei loro camper “modello camion frigorifero” o al massimo seduti a pochi centimetri dal loro prezioso mezzo, anche quando sono in posti paradisiaci. Dall’altra persone in pace con se stesse, che spesso non chiudono neanche a chiave quando vanno a fare i loro giri… questa è la gente a cui voglio bene, persone belle dentro e positive

Otto mesi da full timers

Sono passati poco più di dieci mesi da quando abbiamo lasciato definitivamente la casa ad Atene, dove facevamo base e ormai da otto viviamo sul nostro scassatissimo, ma insostituibile camperino. Cinque metri di lunghezza, ma non ci manca niente. Anzi, ci siamo resi conto che anche molto di quello che ci siamo portati dietro alla fine è superfluo. Per quanto non fossimo proprio alle prime armi come camperisti, con dieci anni di esperienza alle spalle e parecchi chilometri, abbiamo commesso un sacco di errori. Abbiamo sottovalutato il freddo e il bisogno di energia elettrica, ma siamo sopravvissuti senza grossi problemi, riscoprendo il piacere di una vita semplice e sana, a contatto con la natura pur non disdegnando le grosse città, che hanno sempre qualcosa da offrire, se prese in piccole dosi.

Greece, Crete, Balos Beach
Greece, Crete, Balos Beach

Eliminando tutte le spese fisse possibili, sostando sempre in libera, approfittando delle aree sosta gratuite per il rifornimento, non prendendo mai autostrade e avendo internet gratuito usando un antenna amplificata e wifi-map, siamo riusciti a vivere con circa 450 euro al mese in due, senza farci mancare nulla. Nella cifra sono incluse bombole di gas, il carburante e l’olio che ci ha portato da Atene al Portogallo, via Berlino e la nostra preferenza per i cibi biologici. Non sono incluse invece le spese extra di manutenzione, miglioramento e gli imprevisti del camper. Per colpa del freddo a Berlino si è gelato l’impianto idraulico e ho dovuto cambiare la doccetta del bagno e una parte dei tubi dello scarico. Dopo essere rimasto con la batteria dei servizi scarica un paio di volte ho montato un pannello solare che ha risolto il problema alla perfezione con meno di 200euro. Sempre per risparmiare il più possibile energia, ho trasformato l’illuminazione al neon in led (meno di 20 euro). Chiaramente se non mi fossi fatto il lavoro da solo non me la sarei cavata con così poco. Anche questo però fa parte di questa nuova vita. Tornare a contatto con le proprie cose, sistemarsele da soli, magari usando materiali di recupero o facendosi prestare gli attrezzi necessari.

La rocca di Gibilterra
La rocca di Gibilterra

Il camper piccolo è stata una scelta saggia e ponderata. Per noi era fondamentale poter sostare anche in città e le piccole dimensioni ci permettono di circolare senza particolari problemi e parcheggiare nei parcheggi per auto senza fuoriuscire dalle strisce segnaposto. Siamo rimasti in libera, anche più di una settimana, in città come Milano, Berlino e Barcellona senza mai avere problemi.

Milano
Milano

Una particolarità del vivere in camper che non avevamo considerato invece è la solitudine. Sembra strano, ma possono passare giorni senza parlare con nessuno e a lungo termine può diventare anche un po’ pesante da sopportare. Per fortuna ogni tanto si incontrano invece persone eccezionali e ci si può finalmente sfogare, magari facendo delle vere e proprie maratone di chiacchierata. Poi vabbè, noi siamo in due e abbiamo anche la fortuna di avere amici sparsi un po’ per tutta l’Europa, così abbastanza spesso ci troviamo in compagnia, però ci siamo chiesti ripetutamente come fanno molti altri che vediamo viaggiare completamente da soli.

Crete, Xirokambos
Crete, Xirokambos

In conclusione, vivere viaggiando di continuo si può fare. Non è una scelta facile, ma stiamo conoscendo sempre più gente che ha osato e non si è mai piu guardata indietro. Tutto sta nel capire di cosa si ha veramente bisogno per vivere felici, piu la lista è corta e piu la decisione diventa facile. Il camper è una delle soluzioni ideali per rimanere in Europa. Per altri paesi piu lontani e meno cari, si può fare anche con i mezzi e dormendo in ostelli, che è quello che abbiamo in programma di fare quando ci stancheremo della vecchia Europa.