Tutto è andato secondo programma fino a qui. Ieri abbiamo salutato il Crucco e siamo arrivati perfettamente in orario a Dublino. Un bel cambiamento di temperatura, dai 10-12 gradi di Lisbona allo zero e anche meno qui in Irlanda.
Abbiamo preso il bus di linea, che ci mette un po’ di più di quello diretto, ma costa a metà e abbiamo raggiunto l’ostello che avevo prenotato. Molto carino, più centrale di così è impossibile, con wifi, uso cucina e colazione inclusi. Il tutto per 10euro al giorno a persona! Non male eh?
Il primo giro del centro della città ci ha entusiasmato. Bella come ce la aspettavamo, gente simpatica e molto cordiale. Basti pensare che un cortese signore, vedendoci con una piantina in mano all’angolo di una strada decisamente fuori dai classici itinerari turistici, si è subito preoccupato di chiederci se ci eravamo persi e come poteva aiutare. Bello! In giro, una Babilonia di razze e nazionalità. Ci ha fatto impressione vedere tutte le indicazioni in due lingue: di solito Gaelico prima e poi inglese. Siamo passati da un supermercato per comprare qualcosa per cena e con grande sorpresa abbiamo scoperto che verdura e cibo confezionato costa spesso meno che in Portogallo e Spagna! Incredibile. In compenso gli alcolici costano cifre assurde, la birra più economica parte già da 2euro al litro, una bottiglia di vino minimo 4/5euro… in questo è molto simile alla situazione che avevamo trovato in Scozia.
Oggi invece abbiamo fatto un po’ più i turisti, ma senza esagerare. Per coerenza, abbiamo snobbato la visita guidata offerta gratuitamente dall’ostello. Non avevo nessuna intenzione di seguire una guida con bandierina, come le greggi che tanto critico, e abbiamo fatto invece di testa nostra, su e giù per il fiume e il centro storico. Abbiamo visto una mostra di fotografia interessantissima, soprattutto per l’idea geniale: si tratta del progetto “Photo Detectives”, organizzato dalla biblioteca statale. In pratica hanno aperto un sito con tutte le foto dell’archivio storico e invitano la gente a scorrere tra le immagini e fornire informazioni sul contenuto. Chi riconosce un antenato o un luogo, chi si diverte a investigare la storia di negozi e fatti accaduti. E’ un fatto che sono riusciti a coinvolgere un bel numero di “ricercatori” che hanno scoperto storie appassionanti dietro a molte di queste immagini e le hanno raccolte in una esposizione. Geniale!
Decisamente Dublino meritava una sosta, anche se breve. CI ritorneremo di sicuro con più tempo a disposizione e magari in una stagione più amichevole.
Domani ripartiamo per la Grande Mela. L’avventura continua…