Back from the USA! (podcast)

Siamo rientrati in Europa e tiro le conclusioni sul nostro primo viaggio negli States. Un’esperienza che meritava decisamente di essere fatta.

 

 

00.53 : L’esperienza New York
02.04 : Torcicollo a Manhattan
02.50 : Il costo del mangiar sano
04.18 : Inefficienza americana
04.54 : Incognita Metropolitana
05.31 : Il tabù del piercing
06.42 : I NewYorkesi sono speciali
07.33 : New York? Costa poco!
08.56 : Sapori Nuovi
10.57 : La fine dei conti
10.20 : Che volo!
12.19 : Tornati a casa

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Camper Vegano

Siamo in viaggio da un mese. Dopo un periodo di più di nove mesi passato fra camper (poco) e varie case in Grecia e in Italia, ci siamo rimessi su strada con direzione Portogallo. Queste prime quattro settimane le abbiamo passate in Francia, dove ci siamo ricordati di cosa vuol dire essere avanti nell’accoglienza dei camperisti e in tante altre cose, dalla segnaletica al rispetto dei cittadini. Giusto per fare un esempio: camper service gratuito all’interno del campeggio municipale di un paesino, Saint Nazaire en Royans… geniale o no? Mai visto niente di simile da nessun altra parte. E’ vero che i posti piu turistici sono meno accoglienti, arrivano a chiedere fino anche a 4euro per il rifornimento d’acqua. Lo scarico però è sempre libero, così come ovunque esistono bagni pubblici gratuiti. Per il rifornimento d’acqua basta di solito spostarsi di qualche decina di chilometri per trovare un camper service gratuito.
Come sempre però c’è anche l’altro lato della medaglia.
La spesa costa decisamente di più, mentre il gasolio e l’olio per il furgone costano decisamente di meno rispetto all’Italia, mangiare verdura e frutta fresca qui è decisamente un lusso. Conserve, surgelati, persino il pane costano meno o come in Italia, ma un chilo di mele ti costa un capitale, per non parlare dei limoni. E mi viene spontaneo chiedermi: com’è possibile che un chilo di pomodori freschi possa costare 4euro quando una scatola di pelati di marca (400gr) costa solo 80 centesimi. Lavorazione, conservanti, confezionatura, etichetta, pubblicità e la metà del prezzo? C’è qualcosa che non va o mi sbaglio?

Ma torniamo al viaggio. Il grosso cambiamento per noi è stato che, essendo ormai diventati vegani, il cibo è diventato di fondamentale importanza e fare la spesa e cucinare una delle attività principali della giornata… che poi non è neanche così strano, cosa c’è di più importante di nutrirsi in modo sano e corretto? Quando però hai un budget ristretto e vuoi mangiare sano le cose si complicano e trovare gli ingredienti giusti al prezzo giusto richiede un po’ più di tempo, costringendoci, per fare la spesa, a visitare piu di un supermercato alla caccia delle offerte più convenienti. Per fortuna si trova sempre qualcosa, che non a caso di solito sono i prodotti di stagione 😉
Il piatto del giorno così varia a seconda di quello che troviamo e devo dire che fino ad adesso, ci siamo trattati veramente bene, spendendo incredibilmente poco… per il mangiare siamo intorno ai cinque euro al giorno in due, con colazione a base di frutta fresca, un pranzo caldo e un insalata mista alla sera, più l’indispensabile frutta secca e altri piccoli estra.
Ci è capitato, per esempio, questa settimana di trovare una zucca meravigliosa, di 4kg a meno di 2euro. Abbiamo mangiato zucca in tutte le salse, ma non ce ne siamo assolutamente pentiti, anzi! Del resto la vera creatività, anche in cucina, nasce quando ci sono dei limiti. Zucca? Zucca, e adesso vediamo come possiamo cucinarla in un modo interessante!
Rimane fondamentale che vivere viaggiando in camper, con la possibilità di cucinare, rende la vita molto piu facile a chi ha scelto di seguire un’alimentazione vegana. Faccio fatica a immaginare come deve essere un viaggio lungo senza avere accesso ai fornelli. Un incubo.

Sperando che possa tornare utile a qualcuno, ho pensato di raccontare come ci siamo organizzati noi, comiciando dal cosa ci portiamo sempre dietro come base per tutte le ricette: Olio di oliva, aceto ‘finto- balsamico’, sale grosso e fine, farina, un po’ di zucchero per gli impasti, pomodori secchi, funghi secchi, capperi, aglio e cipolle, patate e carote biologiche, lievito secco, lievito alimentare, cous cous, pasta, riso, polenta istantanea, fette biscottate o altro tipo di pane secco, concentrato di pomodoro in tubetto, harissa in tubetto, senape, lenticchie, sesamo, tabasco o piri piri, olive, soia in grani.
Conserve: pelati, ceci, fagioli rossi e cannellini, mais, crauti (quando li troviamo), latte o crema di cocco.
Spezie: pepe nero, zafferano, cannella dello sri lanka, zenzero (in polvere, ma anche fresco quando lo trovamo), curcuma, garam masala, curry, zaatar, cumino, noce moscata, origano, salvia, rosmarino, peperoncini secchi (freschi quando li troviamo), peperoncino tritato, paprica piccante, paprica dolce, paprica affumicata, alloro.

A parte che con queste provviste si possono improvvisare pasti senza bisogno d’altro, da un riso e fagioli a una pasta aglio, olio e peperoncino e via dicendo, sono le basi per cucinare le verdure fresche (a volte surgelate) che si trovano facendo la spesa quotidianamente, offendo infiniti abbinamenti e possibilità.
Tornando all’esempio della nostra zucca, ce la siamo gustata: spadellata con ceci, peperoncino, rosmarino, aglio e curcuma; zuppa zucca e patate con cumino; risotto classico con la zucca; polpettine di zucca e patate con sesamo e con l’ultimo pezzo penso di farci dei ravioli tipo momos cinesi. Uno meglio dell’altro!

Mangiare bene e trattarsi bene, aiuta moltissimo durante i viaggi, soprattutto quando si fanno anche sforzi fisici come nel nostro caso. Si perchè ultimamente ci è presa anche la passione per le grandi camminate… ma di questo parlerò in un prossimo post 😉