Chau Doc

Ci siamo spostati da Saigon, evitando per il momento i posti più turistici, optando invece per Chau Doc, un paese sul fiume ai confini con la Cambogia.
Saigon non ci ha lasciato nessuna buona impressione, per lo meno come posto. La gente locale è molto gentile e ben disposta nei confronti degli stranieri e può essere comunque un buon punto di arrivo per acclimatarsi e cominciare a entrare un po’ nella mentalità del posto, per quel poco che è possibile per un occidentale.

La città è sporchissima. Tutto quello che non serve si butta per strada senza nessun ripensamento. Dall’altra parte non si entra in albergo, o addirittura in certi negozi, senza prima togliersi le scarpe. Persino sull’autobus che abbiamo preso per Chau Doc bisognava toglierle.
In generale non esiste nessuna privacy. Tutte le case a piano terra hanno le porte aperte e camminando per strada si vede la vita che fanno all’interno.
Si capisce che c’è qualcosa di strano quando ci si rende conto che quasi tutti hanno frigoriferi enormi, lavatrici, lavastoviglie, però mangiano e dormono sul pavimento…
Idem per strada, circolano solo macchine super lusso, modelli mai visti prima in Europa della Ford, della Toyota… non una macchina vecchia e trasandata e poi migliaia di motorini, tutti in motorino, per i quali non esiste nessuna regola, nessun divieto. I marciapiedi sono parcheggi e spesso autostrade per i motorini e i pedoni non hanno nessun diritto di circolare!! Non c’è problema, basta saperlo.

I parchi sono uno spettacolo. Si può vedere di tutto e di più. Il senso della vergogna è di sicuro molto diverso dal nostro. Persone di tutte le età a fare ginnastica, a ballare, a cantare microfonati tipo karaoke (una mania da queste parti) e molti a giocare a badminton, da cau (come il Janzi cinese) un vero spettacolo da seguire e una variante della pallavolo, anche questa giocata coni piedi, impressionante!
La cosa piacevole è che in tutti i giochi di gruppo, non ci sono discriminazioni di sesso e di età, tutti insieme a divertirsi.

Ecco un paio di videini che ho trovato su youtube… altro che racchette, mi chiedo come mai non l’abbiano ancora scoperto come gioca da spiaggia in Europa…

…e questo invece è la loro impressionante pallavolo. Nei parchi non giocano esattamente così, ma vi fate un’idea 😉

Le ragazze sono evidentemente ossessionate dal modello occidentale. Siamo andati a chiedere una crema solare al supermercato, perchè non riuscivamo a trovarla… ce l’avevamo davanti, solo che qui si chiama crema sbiancante, vallo a pensare! 🙂

Con i turisti/viaggiatori non siamo riusciti a legare molto. Forse perchè non sono della nostra tribù. Sono quasi tutti ragazzini che si prendono il famoso ‘gap year’ prima dell’università e subito dopo. Hanno ovviamente le spalle coperte economicamente, però giocano al risparmio. Fanno benissimo, anzi dovrebbero farlo tutti i ragazzi, con la speranza che il viaggio gli apra gli occhi e gli eviti di andarsi a infilare in una vita di merda… quelli che abbiamo incontrato noi fino ad adesso erano però tutti figli di papà, che presto diventeranno avvocati, piuttosto che medici o chissà che, devoti solo al Dio denaro…
Unica eccezione una coppia di francesi, incontrata in albergo a Chau Doc. Nomadi Digitali, veri viaggiatori… tutta un’altra storia.

I biglietti per il pullman per Chau Doc, siamo andati a prenderli il giorno prima della partenza, 6 euro a testa per 240 km e un po’ più di sei ore di viaggio. Non male! Il viaggio pieno di sorprese. Ci troviamo alla biglietteria, come ci hanno detto, un’ora prima della partenza. Ci caricano su un pulmino che ci porta gratuitamente alla stazione occidentale delle corriere di Saigon e li aspettiamo il nostro pullman. Carichiamo i bagagli, saliamo e ci bloccano subito: togliersi le scarpe! Ti danno un sacchettino per metterle e poi ti puoi avviare per il corridoio. Altra sorpresa, niente posti a sedere, cuccette una sopra l’altra in tre file. Mai viaggiato così, ma sembra comodo, a parte che noi siamo nella fila superiore e salire è un po’ da acrobati 🙂
Passa lo stewart (!) che offre a tutti una salviettina rinfrescante e una bottiglietta d’acqua e poi chiede le nostre destinazioni precise per organizzare le fermate.
Dopo un paio d’ore fermata per pranzo. Scendendo, infradito a disposizione per non obbligarti a rimettere le scarpe. Poi una tirata unica fino al capolinea. Comodissimo!

A Chau Doc avevamo prenotato una stanza tutta nostra, con bagno e vista sul lago, per ben 4 euro a notte! Incredibile? Ok la stanza non è proprio una reggia, con zanzariera, ventilatore e televisione (!) però. Si direbbe che abbiano trasformato una parte della pagoda di fianco in albergo, le stanze/celle danno su un cortile centrale dove c’è appunto il laghetto. Il bagno e molto spartano, niente lavabo (?) e niente acqua calda… ma per due euro a testa cosa vuoi di più?
La cosa buffa è che costa 2 euro a persona per la notte e 1 euro e venti in più se vuoi la colazione… valli a capire… 🙂

Chau Doc non ha niente di speciale, un grande mercato dove si può trovare di tutto, è vicina a un parco naturale molto interessante ed è un punto di passaggio per andare in Cambogia. Niente di ché, ma una buona sosta per stare un po’ tranquilli. Unica constatazione: fare la spesa costa caro, molto vicino ai prezzi europei anche qui, sarà dure restare nel budget che ci siamo prefissati di 10 euro al giorno. Vedremo…

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