Chau Doc

Ci siamo spostati da Saigon, evitando per il momento i posti più turistici, optando invece per Chau Doc, un paese sul fiume ai confini con la Cambogia.
Saigon non ci ha lasciato nessuna buona impressione, per lo meno come posto. La gente locale è molto gentile e ben disposta nei confronti degli stranieri e può essere comunque un buon punto di arrivo per acclimatarsi e cominciare a entrare un po’ nella mentalità del posto, per quel poco che è possibile per un occidentale.

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Qui Saigon!

E’ stato un periodo molto incasinato. Da una parte fermi nella nostra base greca, per cercare di risparmiare il più possibile in vista del  viaggio in Asia. Dall’altra un viaggio veloce, con il camper, in Italia per sistemare una volta per tutte il problema che aveva nostro figlio e fargli fare l’intervento che era saltato l’estate precedente. Abbiamo trovato una soluzione con l’ospedale di Novara, dove hanno veramente fatto i miracoli per riuscire a organizzare il tutto nei tempi che avevamo e hanno fatto un lavoro eccezionale… complimenti!!!

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Campeggio libero… conviene!

L’esperienza fatta a Creta, senza camper, dormendo in libera dove capitava e spostandoci prevalentemente a piedi, oltre ad insegnarmi un paio di cose su come farlo nel migliore dei modi, mi ha anche fatto riflettere su quanto sia economico e conveniente come modo di viaggiare.

Mettiamola così: per i primi dieci giorni del nostro viaggio a Creta, siamo riusciti a stare, senza sforzi, nel nostro budget di 10 euro al giorno per mangiare e bere in due e l’unica spesa extra sono stati i necessari spostamenti in autobus, per un totale di 47.60. Che vuol dire meno di 15 euro al giorno di media in due!

Nel conto non includo alcune spese extra impreviste, ovvero il salvataggio di emergenza per il quale abbiamo dovuto pagare un taxi marino e un paio di ‘aperitivi’ presi ‘per forza’, per poter ricaricare il cellulare, dal momento che il caricatore solare che mi ero portato, è risultato difettoso. Così come non ho calcolato nella media il costo per raggiungere Creta da Atene (138 euro, sempre per tutti e due) perchè direttamente legato alla durata della permanenza e dal punto di partenza.

Perchè faccio tutti questi conti? Per il semplice motivo che durante il viaggio, camminando, ho avuto modo di pensare e riflettere parecchio e su vari argomenti. Una delle domande che mi sono posto più volte, è che cosa ha nella testa tutta la gente che, pur avendo il tempo a disposizione, ho sentito dire che viaggiare costa caro e non se lo può permettere.
Sono d’accordo che ci siano situazioni in cui anche i dieci euro al giorno possono essere tanti e non mi riferisco a loro. Ma tutti gli altri?
L’unica spiegazione che sono riuscito a trovare è che, probabilmente queste persone sono così schiave dell’idea che viaggiare o fare vacanze debba per forza voler dire ‘giocare a fare i ricchi’, mangiar fuori, farsi servire e riverire, permettersi di comportarsi come non farebbero mai durante la loro vita ‘normale’, che preferiscono rimanere tappate nel loro appartamento, piuttosto che rinunciare alle comodità inutili quando viaggiano.
Mi spiace per loro… per quei pochi che invece non hanno di queste convinzioni e vorrebbero provarci, provo a fare un riassunto di quello che abbiamo imparato noi dalla nostra esperienza.

 

Sulla spiaggia di Sougia.

La prerogativa del viaggiare da backpackers è ovviamente di portarsi tutto in spalla, ne risulta che, se si prevede di fare molta strada, bisogna stare molto attenti a cosa scegliere di portarsi dietro. Anche se è vero che al peso dello zaino ci si abitua dopo qualche giorno, il peso e l’ingombro rallentano, impediscono i movimenti su terreni difficili e fanno stancare prima su lunghi percorsi. Anche 100 grammi fanno la differenza, per cui evitare attentamente qualsiasi cosa superflua. Nel nostro caso, malgrado fossimo stati attenti, abbiamo visto che più di un terzo di quello che ci eravamo portati è risultato comunque un peso inutile!

Le cose che sono risultate indispensabili, per noi, sono state:
Acqua!!! 🙂
Coltellino Svizzero
Blocco e penna
Cellulare con GPS
Caricabatterie solare (se funziona)
Una ciotola (più versatile di un piatto)
Forchetta,  cucchiaino
Una bottiglietta di olio di oliva e una bustina con un po’ di sale
Shacker in plastica per preparare il cacao o il caffè
Poncho impermeabile
Sandali/infradito leggeri
Sacco a pelo
Tenda o materassino (tutte e due sono troppo per andare per spiagge)
Carta da cucina
Crema solare
Taglia unghie
Mollette per i panni
Elastici e spago
Torcia da testa

Per quanto riguarda i vestiti, ne servono veramente pochi. Quando si marcia ci si può permettere di indossare sempre la stessa tenuta, tanto nel giro di pochi minuti si è sudati fino all’osso. Lungo il percorso si trova poi il modo di dargli una sciacquata. Per il resto, facendo un viaggio lungo la costa, quando ci si ferma, di solito si è più svestiti che vestiti, per cui serve davvero poco. 😉

La cosa più importante è l’acqua. Bisogna fare in modo di prevedere quanta ne può servire per ogni tratto del percorso e fare in modo di averne in abbondanza. Per un percorso come il nostro, minimo tre litri a testa. Di più nei tratti più estremi.

Per il cibo, il minimo indispensabile, più un paio di barrette o della frutta secca. Noi abbiamo scelto di non portarci attrezzatura per cucinare e di mangiare solo verdura cruda e al limite qualche cosa di pronto in scatola.
A parte il discorso economico, essendo vegani, per noi non ha molto senso andare a mangiare fuori. Preferiamo sapere cosa mangiamo e scegliere le da soli le materie prime.
Faccio un elenco di quello che abbiamo mangiato. Magari può tornare utile a qualche altro vegano 🙂
Pomodori
Cetrioli
Peperoni
Cipolle
Avocados
Olive
Paximadia (pane secco)
Ceci, Fagioli, Lenticchie, Peperoni, Piselli, Mais in scatola
Mandorle
Arachidi
Mousli
Cacao
Pesche
Albicocche
Banane
Melone
Pasteli (barretta di sesamo e miele)
Il tutto annaffiato con Rakì (grappa cretese), vino e birra

Direi che non ci siamo fatti mancare niente 🙂

 

Il campeggio libero è vietato… in teoria!

Bisogna fare attenzione a dove ci si accampa. In Grecia il campeggio libero è vietato, dappertutto. Per campeggio si intende usare una tenda per dormire. Se si dorme su una spiaggia solo con il sacco a pelo non si commette nessuna infrazione.
In pratica poi, come sempre, tutto è relativo. In molti posti il campeggio libero è tollerato e addirittura ben visto, come a Agia Roumeli o a Gavdos. Sulle spiagge più remote e nascoste è ovvio che non esista nessun problema. Chiaro invece che nei posti più turistici e nelle vicinanze di campeggi e affittacamere è assolutamente da evitare. Direi che con un po’ di buon senso e magari facendo un po’ di ricerca su internet prima di scegliersi un percorso, non ci sono problemi.

Per chi non l’ha mai fatto, consiglio vivamente di non perdersi un’esperienza così. Tornare a vivere a contatto con la natura e con il minimo indispensabile è, a dir poco, rigenerante e molto più rilassante di una camera con aria condizionata… provare per credere! 🙂